PALERMO:  Parlare di Sicilia non è mai semplice e ancora di più non lo è, quando si è intenzionati a scrivere un articolo a riguardo.
I perché di tali difficoltà sono molti, ma credo che possano tutti quanti collimare nella natura stessa di questa regione, così eterogenea e così spesso stereotipata.
In fondo dobbiamo ammetterlo: l’idea che all’estero, ma anche in Italia, hanno del siciliano medio è quella di un mafioso, con poca voglia di lavorare e dalla mentalità chiusa.
Eppure la verità, come spesso accade, non rispecchia ciò che si potrebbe immaginare e questo caso non è un’eccezione
La Sicilia è completamente differente da quello che si possa credere. Solo che bisogna viverla di persona, vedere certe cose con i propri occhi per poterle capire veramente.
Nell’isola, le tre città principali sono Catania, Palermo e Messina e rappresentano l’emblema di una regione che sta cambiando e crescendo( con i suoi dovuti tempi).
Messina è lo snodo commerciale con il resto del paese, Catania  la città che sta crescendo maggiormente, oltre che nuovo luogo di affari e investimenti, mentre Palermo rimane il luogo del potere, sede della regione e punto riferimento per tutte le questioni inerenti il Sud.
Già, il Sud. Questo mistero….
Vi citerò tre esempi emblematici che, spero, potranno rendere l’idea su cosa stia avvenendo in Sicilia,su cosa stia cambiando e su cosa deve ancora cambiare.
Ovviamente non stiamo parlando di rivoluzioni o stravolgimenti epocali, ma di piccoli segni che, rispetto all’immobilismo degli anni passati, si rivelano essere dei grandi passi in avanti nella società e nella mentalità degli abitanti siculi.
Gay Pride Palermo 2013
A Palermo dal 14 al 23 Giugno si è tenuta l’edizione 2013 del Gay Pride, la manifestazione per i diritti Lgbt( lesbiche, gay,bisex, transgender) che ha portato in tutta la città, per l’intera durata della settimana, alla partecipazione di centomila persone provenienti da tutta l’Italia.
Un successo senza precedenti, rispetto alle edizioni passate, ma la cosa più sorprendente di tutte è stata la partecipazione anche di persone eterosessuali, famiglie, anziani
(persone che teoricamente non c’entrerebbero niente) le quali, al di là di qualsiasi pregiudizio, hanno colto l’occasione non per criticare, bensì per partecipare loro stessi alla manifestazione, fatta di feste, conferenze, una sfilata di carri coloratissima per tutta la città di Palermo, che per una settimana intera ha portato vita e colori dappertutto.
Ci credereste? A Palermo!
Nonostante le polemiche pre-gay pride di alcuni politici e l’idea che un evento del genere non avrebbe mai avuto successo in una città come Palermo, tutto è andato per il verso giusto  in una regione come la Sicilia, dove spesso e volentieri si crede che le persone siano chiuse di mente, attaccate alle tradizioni e incapaci di aprirsi a simili novità che verrebbero etichettate solo come “Nu branco di Ricchioni!
E invece, Palermo, ha dimostrato di essere più aperte di mente di quello che si pensasse e, sebbene  nella politica ci fossero forti dubbi a riguardo della cosa, quello che conta veramente è stata la risposta della popolazione.
Dato i risultati, come non pensare che le cose stiano lentamente iniziando a cambiare sotto questo punto di vista?
La storica frase di Falcone
La seconda questione tratta della Mafia e della sua situazione attuale, in tutta la Sicilia.
Purtroppo molte persone continuano a credere che la Sicilia sia la terra della Mafia, degli attentati, del “Baciamo la mano” e dei boss che fanno i propri comodi senza che niente e nessuno possa ostacolarli.
Ovviamente non stiamo affermando che la Mafia non esista più, anzi.
Non si può di certo negare che la Sicilia viva ancora sotto questo profondo giogo fatto di appalti dati a chi è amico dei mafiosi, corruzione fra i politici e affari illegali che vanno dal pizzo ai negozi al giro della prostituzione.
Eppure la realtà è che le cose sembra stiano cambiando anche sotto questo punto di vista, anzi non è detto che non siano già in qualche modo cambiate:
La mafia c’è, ma non si vede più. E’ diventata invisibile.
Ma, forse, sta lentamente perdendo potere.
Forse non lo perderà mai del tutto, ma sempre meno negozianti accettano di pagare per avere protezione mentre la polizia, dopo anni e anni di immobilismo, sta iniziando ad infliggere, sul serio, profondi danni ai vari clan.
L’amore di Borsellino

Tutto è iniziato venti anni fa, tutto iniziò da due nomi: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Oggi stiamo raccogliendo i frutti di questo cambiamento, pagato con la loro vita.
Perché la Sicilia è stanca….
Detto ciò sembrerebbe essere tutto rose e fiori, eppure qualcosa di immutato resiste ancora.
Qualcosa di uguale ancora c’è e per scoprirlo non è servito andare ad intervistare persone in giro o parlare a destra e manca con qualcuno di informato.
Mi è semplicemente bastato parlare con il proprietario dell’hotel a Messina, nella quale alloggiavo, per constatare un problema tutt’ora irrisolto in Sicilia: la burocrazia.
Parlando con questo signore sulla sessantina, potevo leggere nei suoi occhi la disperazione per il fatto che non riuscisse più ad arrivare a fine mese, nonostante il suo hotel fosse aperto da più di settant’anni.
Addirittura mi chiese, molto gentilmente, di potergli pagare( ovviamente senza nessuna fattura o cose simili) il pernottamento in contanti e, nonostante io sia sempre stato restio ad accettare simili cose, ho ceduto di fronte la sua richiesta e i suoi modi. Non sembrava una persona che volesse evadere le tasse per comodo, ma per necessità assoluta.
Chiedergli uno scontrino sarebbe stato difficile da spiegare alla mia coscienza.
Il signore mi racconta di come sia difficile, oggi, mandare avanti un’attività e di come la burocrazia a livello comunale, ma non solo, sia completamente inefficiente e terribilmente lenta.
Mi mostra delle carte, dei registri delle presenze e mi spiega di come un lavoro come la registrazione di tali pernottamenti al comune( basterebbero un timbro e una firmetta) necessiti mesi e mesi per essere fatta.
Immaginate questa cosa per ogni mese dell’anno e vi potrete rendere conto della situazione.
Un ritardo che si accumula al ritardo che rende qualsiasi cosa semplice estremamente difficile.
Emblematica una sua frase: < <  Mi converrebbe più chiudere, piuttosto che tirare avanti. Ci perderei meno>>.
Sembrerebbe la frase di un uomo sull’orlo di mollare, quando però aggiunge: <<  Prendi ad esempio i cornetti della colazione.
Molti hotel usano quelli congelati per risparmiare.
Noi no. 
Ce li facciamo ancora portare dal fornaio qui dietro all’angolo.
So che ci costa di più ma è un servizio che vogliamo offrire sempre al cliente. Glielo dobbiamo…>>
 
La vittoria di Accorinti a Messina

P.s Una buona notizia è giunta proprio questo lunedì: forse qualcosa sta cambiano anche dal punto di vista della politica e della burocrazia. 
Infatti, mi è giunta voce, direttamente da Messina, della vittoria a sorpresa del candidato pacifista Renato Accorinti ai danni dello strafavorito candidato di sinistra Felice Calabrò, da molti accusato di essere un presunto uomo al soldo dei potenti che da sempre hanno governato Messina.
Magari non vorrà dire niente.
 
 
Però chissà….forse qualcosa sta veramente cambiando…..
 
Iacopo Luzi