“Veramente vuoi fermarti ora? Sul serio?

Accettare la vita di tutti: una famiglia, un lavoro mediocre, un cane, pranzi con i parenti, amici, un viaggio ogni tanto e la quotidianità più banale. La più putrida e ripetitiva.

Veramente vuoi questo? Non preferiresti viaggiare, partire allo sbaraglio, scoprire nuove culture, conoscere nuove persone, affrontare il diverso e affondare nella meraviglia più pura.

Nello stupore. Nella magia che c’è solo quando ti ritrovi all’altro capo del mondo e, guardandoti intorno, ti viene da dire: “E io qui come diamine ci sono arrivato?”

Non mentire. Non raccontarmi menzogne.

Non può andarti bene la vita che fai. O forse sei come tutti? Ti accontenti di poco.

Di ciò che tutti possono ottenere. E con estrema facilità.

Magari gli altri ti chiameranno pazzo, le donne scapperanno da te, perché impaurite dal tuo spirito viaggiatore e poco incline alla stabilità che tutte quante cercano, magari correrai rischi e finirai in situazioni pazzesche, al limite dell’assurdo e del paradossale, ma credimi: c’è molta più vita in un singolo momento che ti toglie il fiato, che in tutti quelli che ti fanno respirare ogni giorno.

Buona Pasqua a base di Kebab, bombe e polvere di deserto da Sulaymaniyah.

Iacopo Duemondi Luzi