ulisse“I libri esistono, dicono, per ispirarci.
Alzarsi una mattina, guardarsi intorno, sistemare le cose, un paio di telefonate agli amici, dopodiché prendere il mare e vedere come butta oltre le colonne d’Ercole.
Tornare dopo quel tot di anni e raccontare di maghe, ninfe, dee e sirene.
Oggi bastano quattro ore di volo e si è ovunque, si può diventare chiunque: uno straniero dal passato misterioso, un viaggiatore dal futuro ignoto, un avventuriero, un pirata, un astronauta.
Faticoso, nevvero?
Già, perché i libri esistono anche per un’altra ragione: a scopo dissuasivo.
Tenerci buoni, sfogare la mente, conciliare il sonno.
E domani è un altro giorno. Un altro sogno.
Ma solita realtà.
Resistere alle tentazioni. Farsi legare stretti dai compagni all’albero maestro. Farsi riempire i padiglioni auricolari di cera per non sentire.
E, in mancanza di compagni, legarsi da sé. Più stretti che si può.
I libri esistono, molto spesso, per questo. Per far finta che oltre le colonne non ci sia nulla che valga la pena.
Quando basterebbe chiudere questi benedetti libri, smettere di leggere, passare dalla teoria alla pratica e salpare verso l’ignoto per iniziare a scriverne di libri. I nostri libri.
Pagina dopo pagina. Giorno dopo giorno.
Riempiendoli di vita. “